Tratto da “La Lumiere du Tabor” n. 14 / 1987 - Traduzione italiana di Daniele Umberto Gandini
Uno scritto molto interessante del teologo greco Alexandros Kalomiros, tratto dalla sua opera "Contro la falsa unione". E' un saggio di estrema utilità per la comprensione dell'attuale sete indiscriminata di "dialoghi" di ogni genere e tipo e per un'attenta disamina dei problemi sorti con il movimento ecumenico.
1. La via della conoscenza
L’Ateismo, così come la Riforma, possono levarsi oggi contro l’Ortodossia, il loro attacco però è fondato sul disprezzo. Attaccano l’Ortodossia perché la osservano secondo la loro ottica, secondo la loro mentalità e la considerano una variante del Cattolicesimo. Questo fatto non è dovuto ad un atteggiamento cattivo, ma ad una totale incapacità di giudicare con criteri diversi e di pensare con una mentalità diversa. Il Cattolicesimo, il Protestantesimo e l’Ateismo sono allo stesso livello. Sono i prodotti della stessa mentalità; tutti e tre sono sistemi filosofici, prodotti del razionalismo, cioè della regola che fa della ragione umana il fondamento della certezza, la misura della verità, la via della conoscenza. L’ortodosso è ad un altro livello e la sua mentalità è del tutto differente. Per lui la filosofia è una via senza uscita che non ha mai portato alla certezza, alla verità, alla conoscenza. L’ortodosso rispetta la ragione umana più di ogni altro e non la trasgredisce; essa è per lui uno strumento utile per svelare la menzogna, per scoprire l’errore, ma non è mai sufficiente per dare la certezza, per illuminare e mostrare la Verità e per condurre alla conoscenza. La conoscenza è la visione di Dio e della sua creazione in un cuore purificato dalla grazia divina e dalle preghiere dell’uomo: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.