Blog cristiano ortodosso - Spiritualità, storia, teologia, patristica, musica, arte e non solo.
Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)
martedì 30 dicembre 2014
Ci si difende con la croce, non con gli amuleti e gli incantesimi
mercoledì 24 dicembre 2014
Messaggio di Natale di Sua Eminenza Job, Arcivescovo di Telmesso, Esarca del Patriarca Ecumenico,
Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato
Al clero, ai monaci e ai fedeli
dell’Arcivescovado delle Chiese ortodosse russe in Europa occidentale
Cari Padri, Fratelli e Sorelle amatissimi in Cristo,
anno dopo anno, l’avvicinarsi della festa della Natività di Cristo riempie di gioia i cristiani che si preparano a celebrare degnamente questa solennità. Dobbiamo rallegrarci, perché si è compiuta la profezia di Isaia: oggi, «un bambino è nato per noi, un figlio ci è dato» (Is 9,5). In verità, la festa che oggi celebriamo è la festa del Dio che si dona incarnandosi e umiliandosi per la vita del mondo. Questo è esattamente ciò che l’Apostolo Giovanni il Teologo afferma, dicendo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). Senza questo dono sacrificale ricevuto da Dio, l’umanità non sarebbe mai stata in grado né di conoscere veramente Dio né di unirsi a lui per quanto possibile alla natura umana e di avere accesso al Regno celeste.
mercoledì 10 dicembre 2014
San Germano I Patriarca di Costantinopoli (715 - 730)
di Peter Plank, “Der Christliche Osten” 1985 / 1
Quando verso l’anno 725 si scatenò il terribile iconoclasmo nell’Impero bizantino - che doveva durare più di un secolo senza concedere tregua alla Chiesa, al governo, alla nazione e ai cittadini - sedeva sulla cattedra della capitale un uomo che all’inizio di questa lotta fu costretto a cedere dovendo arrendersi davanti al potere dei suoi vigorosi avversari, ma che alla fine vinse grazie al suo comportamento giusto e pio e alla sua fede incrollabile. Le sue potenti preghiere, i suoi pensieri e i suoi lavori non hanno perso fino ad oggi la loro efficacia.
domenica 30 novembre 2014
Dal «Commento sul Vangelo di Giovanni» di san Cirillo di Alessandria
Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi
Nostro Signore Gesù Cristo stabilì le guide, i maestri del mondo e i dispensatori dei suoi divini misteri. Volle inoltre che essi risplendessero come luminari e rischiassero non soltanto il paese dei Giudei, ma anche tutti gli altri che si trovano sotto il sole e tutti gli uomini che popolano la terra. E' verace perciò colui che afferma: «Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio» (Eb 5, 4). Nostro Signore Gesù Cristo ha rivestito gli apostoli di una grande dignità a preferenza di tutti gli altri discepoli.
I suoi apostoli furono le colonne e il fondamento della verità. Cristo afferma di aver dato loro la stessa missione che ebbe dal Padre. Mostrò così la grandezza dell'apostolato e la gloria incomparabile del loro ufficio, ma con ciò fece comprendere anche qual è la funzione del ministero apostolico.
mercoledì 26 novembre 2014
Sul Sacramento della Penitenza
Di P. Alexander Schmemann
A ciò che è stato detto sul Battesimo è necessario aggiungere alcune parole sul sacramento della penitenza. Per quanto riguarda l’attuale modo si accostarsi ad essa ed alla sua definizione teologica, essa è considerata come un sacramento a sé stante, la cui sostanza consiste nella remissione dei peccati in base all’autorità data dal Cristo ai sacerdoti. In questa concezione è completamente assente il legame di questo sacramento con il Battesimo, mentre l’antica tradizione della Chiesa lo faceva derivare proprio dal Battesimo: “Confesso un solo Battesimo in remissione dei peccati”. Dunque la remissione dei peccati non è un atto a parte, ma essa è unita al Cristo, il quale è il perdono e la nostra pace con Dio… E così pure il peccato consiste non solo nelle infrazioni di questo o di quel comandamento o principio, ma nella decadenza da Dio, per il fatto che, invece di Dio, l’uomo ha amato e preferito qualcosa “altro”, sia il mondo o se stesso. Da questo derivano e sono da esso generati tutti i rimanenti peccati ed in esso diventano inevitabili…
domenica 23 novembre 2014
Il santo Archimandrita Gabriel (Urgebadze, 1929 – 1995)
Vi presento un santo georgiano di cui non conoscevo l’esistenza - che mi è stata segnalata oggi dal mio confratello e concelebrante P. Sergio. San Gabriel è stato canonizzato dal santo Sinodo della Chiesa di Georgia il 20 dicembre 2012. Ho letto la sua vita e ne sono rimasto colpito. Ve la riporto così come pubblicata sul sito a lui dedicato; ho solo “sistemato” leggermente il testo in italiano, frutto evidentemente di una traduzione automatica. Sul sito troverete molte altre informazioni interessanti.
“La Verità sta nell’immortalità dell’Anima” – Monaco Gabriele
Il monaco georgiano Gabriele (al secolo Goderdzi Vassilievich Urgebadze) nacque a Tbilisi, in una casa al civico 11 in via Tetritskaro, il 26 Agosto 1929. Un eccezionale asceta che si è fatto “yurodivyi” (“folle per Cristo”); nella sua vita terrena Padre Gabriele ha compiuto una tale quantità di opere di amore e di misericordia che è impossibile raccontarle tutte in un solo libro.
Dai Discorsi di San Leone Magno
Sermones 57, 64, 59; De passione Domini VI, 4.XIII, 3.VIII, 6-7, in PL 54, 330.360.340-341.
Prima di essere tradito, il Signore aveva detto: lo, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me (Gv 12,32). Assumerò integralmente la causa del genere umano e reintegrerò perfettamente la natura andata, in precedenza, perduta. In me ogni languore sarà distrutto e ogni ferita troverà la guarigione. Quando Gesù subì la sua orrenda passione nella nostra natura, lo sconvolgimento dell'universo manifestò che il Signore, una volta innalzato, aveva davvero attirato tutto a sé. Mentre il Creatore pendeva dal patibolo, la creazione intera gemette, sperimentando con lui la trafittura dei chiodi della croce. Nulla rimase estraneo a quel supplizio: il cielo e la terra si unirono alle sofferenze dei Salvatore, infrangendo le pietre, spalancando i sepolcri, liberando i prigionieri dagli inferi, nascondendo i raggi del sole sotto l'orrore di fitte tenebre. Il mondo doveva rendere questa testimonianza al suo Creatore, quasi che nella morte del suo Autore, anche il cosmo volesse finire di esistere.
sabato 15 novembre 2014
Il canto romano-bizantino
mercoledì 29 ottobre 2014
Ebola virale: isterie mediatiche, bufale, complottismi, venditori di paura contagiano il globo
venerdì 24 ottobre 2014
I principi ispiratori del canto cristiano
Nella Liturgia ogni cosa ha la sua importanza e la sua concreta ragione d'essere. Il canto, assieme ad altri elementi, aiuta la persona ad entrare in un'atmosfera differente, un'atmosfera che, pur essendo in questo mondo, la conduce al di là delle contingenze terrene. Il credente sa che la presenza di Dio non viene mai meno. Infatti la Sacra Scrittura ricorda a più riprese che Dio è Colui che crea e mantiene in vita: "Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra" (Sal 103, 30).
Non è dunque Dio che deve farsi conoscere ma è l'uomo che deve saperlo incontrare. Il problema non sussiste dalla parte divina ma da quella umana. È per questo che la Tradizione della Chiesa insiste sempre sull'attenzione che l'uomo deve porre a se stesso, sulla purificazione del cuore e la lontananza dalle distrazioni. L'apertura della mente ad ogni pensiero vagante rende l'uomo simile al fiore che si esclude dai raggi solari quando china il proprio capo verso terra. Tutti gli elementi simbolici che compongono la Liturgia ricordano indefinitamente che Dio è vicino all'uomo, e lo esortano a sollevare e a detergere lo sguardo del suo spirito.
lunedì 20 ottobre 2014
Laurence Varaut "Maria Skobtsov – Santa Ortodossa vittima del nazismo (1891-1945)"
Dal blog Parlons d'Orthodoxie
L’editore "Salvator" ha appena rieditato la biografia della beata Madre Maria, apparsa nel 2000 presso "Perrin" e da tempo esaurita, intitolata “Maria Skobtsov – Santa Ortodossa vittima del nazismo (1891-1945), Postfazione di Gabriele Matzneff”.
Presentazione: “Una russa dell’Impero, nata alla fine del XIX secolo, cresciuta nell’intellighenzia di San Pietroburgo, è coinvolta nell’arco di mezzo secolo in tutte le maggiori tragedie europee. Poetessa, attivista politica e sociale al tempo stesso, diventa monaca dopo due matrimoni e tre figli. Resistente eroica nella Parigi dell'Occupazione, muore come martire della fede a Ravensbrück, arrestata dopo aver salvato i bambini del Vel d'Hiv (il Velodromo d’Inverno di Parigi, n.d.r.) nascondendoli nei bidoni della spazzatura.
Canonizzata nel 2004 dal Patriarcato di Costantinopoli, ha lasciato in eredità ai posteri un'opera poetica, spirituale e artistica (era anche iconografa) che incontra un sempre maggiore interesse al di là del mondo ortodosso. Intellettuale e donna d'azione, pittrice e ricamatrice, amorevole e capace di lasciare tutto per una vita monastica atipica (fumava e non amava le preghiere troppo lunghe), ella suscitò controversie e continua a farlo, anche dopo la canonizzazione (ne sappiamo qualcosa… n.d.r.) ... È una figura femminile eccezionale, una santa la cui vita fu piuttosto avventurosa!
Link al video della trasmissione «L’orthodoxie, ici et maintenant»: Mère Marie SKOBTSOV (1891-1945)
domenica 19 ottobre 2014
Lo staretz Paisij Velickovskij
In: “Messaggero Ortodosso”, Roma, agosto-settembre 1984 nn. 8-9.
Lo Staretz Paisij ebbe una parte assai notevole nella rinascita del monachesimo e della vita ascetica in Russia. Egli stesso percorse una lunga via di ricerca spirituale e d’incertezze interiori e nel corso della sua vita, che superò i settanta anni, esercitò la sua influenza in varie località. Forse sono proprio queste peregrinazioni che, come lui, costrinsero altri ricercatori di Dio ad errare da un luogo ad un altro, una prova della decadenza della vita monastica in Russia.
venerdì 10 ottobre 2014
Come pregare a casa (di San Teofane il Recluso)
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mercoledì 8 ottobre 2014
Icona della Madre di Dio "Axion Estin"
Durante il regno degli imperatori Basilio e Costantino Porfirogenito, quando il patriarcato era affidato a San Nicola Chrysoberge (984-995) a poca distanza da Karies, capitale del Monte Athos, in direzione del monastero di Pantokrator, viveva uno ieromonaco virtuoso e il suo giovane discepolo. Un sabato sera l'anziano partì per assistere alla vigilia della celebrazione, come ogni settimana, nel Protaton (la chiesa principale di un monastero, n.d.r.), lasciando solo il suo discepolo.
sabato 4 ottobre 2014
Kosmas d’Etolia: Profezie e Didachè (estratti)
giovedì 18 settembre 2014
Il pastore sia accorto nel tacere, tempestivo nel parlare...
venerdì 12 settembre 2014
La Chiesa Ortodossa riconosce veramente quella Cattolica come Chiesa sorella? - Il punto di vista della tradizione teologica ed ecclesiale greca
giovedì 4 settembre 2014
Dove porta la cultura umanistica?
lunedì 1 settembre 2014
Messaggio di S.S. il Patriarca ecumenico Bartolomeo I per il Giorno della salvaguardia del Creato
+ B A R T O L O M E O
PER GRAZIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI
NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO
A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA
GRAZIA E PACE E MISERICORDIA DAL CREATORE, CONSERVATORE E GOVERNATORE
DI TUTTO IL CREATO IL SIGNORE E DIO E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO
Fratelli e Figli benedetti nel Signore,
giovedì 28 agosto 2014
San Gregorio Palamas: Omelia 37 sulla Dormizione di Maria
L'omelia che oggi rivolgo alla vostra carità è dettata da un desiderio e da un debito: quello di riversare nelle vostre pie orecchie un discorso di salvezza, e da esso portare nutrimento alle vostre anime. Questo io voglio per l'amore che vi porto e per come è mio dovere secondo i sacri canoni. Ma non solo: ciò che più devo e amo fare a lode della chiesa è pronunciare la lode delle grandezze della sempre vergine e Madre di Dio. Il desiderio da semplice si fa duplice, e mi solleva, mi esorta e mi sollecita, mentre l'inesorabilità del debito mi fa addirittura violenza; ma la mia parola non è in grado di giungere a ciò che è oltre la parola, così come l'occhio non può guardare intensamente il sole.
domenica 24 agosto 2014
La risposta ortodossa alla dottrina latina del purgatorio al concilio di Ferrara-Firenze (1438-1439)
martedì 19 agosto 2014
San Gregorio Palamas: Omelia sulla Trasfigurazione
Per la venerabile Trasfigurazione del nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo. Si dimostra che la luce della Trasfigurazione è increata
1. Contemplando le meraviglie di Dio
Anche noi lodiamo e ci meravigliamo contemplando questa grande opera di Dio, cioè tutta la creazione visibile. La stessa lode e la stessa meraviglia avevano i sapienti pagani, pieni di stupore davanti alla creazione che scrutavano. Ma la nostra lode è a gloria del Creatore mentre quelli, sciagurati hanno adorato la creatura al posto del creatore. Vogliamo spiegare con chiarezza le parole dei Profeti, degli Apostoli e dei Padri, per il bene di tutti, e cantare allo Spirito, che ha parlato per bocca dei Profeti, degli Apostoli e dei Padri. Anche quelli che sono a capo di eresie pericolose si sforzano di interpretare queste parole, ma a danno di coloro che li seguono, e rifiutano la verità conforme alla fede, usando le parole dello Spirito contro lo Spirito.
venerdì 15 agosto 2014
San Gregorio Palamas: Omelia 7 "Sul digiuno"
venerdì 8 agosto 2014
La cronaca della visita pastorale a San Remo dell’Arcivescovo Job di Telmesso
Segnalo che sul sito del Decanato d’Italia del nostro Esarcato sono stati pubblicati degli articoli sui momenti salienti della visita pastorale dell’Arcivescovo Job di Telmesso a San Remo. Qui di seguito trovate l’incipit degli articoli. Cliccando sul link “Leggi…” potrete leggere l’intero articolo direttamente sul sito.
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Visita di S. Em. l’Arcivescovo Job di Telmesso al monastero di Demonte
Martedì 5 agosto 2014, Sua Eminenza l’Arcivescovo Job di Telmesso ha compiuto la sua prima visita pastorale al monastero femminile di Demonte (CN). Dopo essere stato accolto dalle monache, tra le quali è superiora Madre Scolastica, l’Arcivescovo ha presieduto un Moleben in onore di santa Maria Maddalena, alla quale il monastero è dedicato, essendo la Mirofora patrona delle valli occitane, nelle quali pure si trova il sito monastico. Dopo… Leggi ...
giovedì 7 agosto 2014
Il concetto cristiano di morte
mercoledì 6 agosto 2014
Visita pastorale a San Remo
Dal 31 luglio al 7 agosto 2014, Sua Eminenza l'Arcivescovo Giobbe di Telmesso ha fatto una visita pastorale a San Remo. Nel pomeriggio del 31 luglio egli ha presieduto una riunione pastorale del clero del Decanato d’Italia durante la quale l'Arcivescovo ha fatto un resoconto dei recenti avvenimenti nella vita della Chiesa ortodossa nel mondo e nella vita dell'Arcidiocesi, e poi ha discusso con il clero di varie questioni pastorali.
giovedì 31 luglio 2014
Il significato allegorico della croce
Abramo circoncise, tra i suoi familiari, trecentodiciotto uomini (Gen. 27, 23-27; 14,14). Ebbene, quale era il significato allegorico a lui rivelato? Lo potete comprendere se osservate che la Scrittura dice diciotto e poi, separatamente, aggiunge trecento. Il numero diciotto si scrive con un iota (dieci) e un eta (otto): ti risulta "Gesù". Inoltre la Scrittura aggiunge trecento perché la lettera tau raffigura la croce, da cui sarebbe venuta la grazia. In conclusione, con le due prime lettere simboleggia Gesù, con la terza, la croce.
giovedì 24 luglio 2014
Dal trattato "Sui misteri" di sant'Ambrogio, vescovo di Milano
Ti è stato detto antecedentemente di non credere solo a ciò che vedi perché non abbia a dire: E' forse questo quel grande mistero che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore d'uomo? (cfr. 1 Cor 2, 9). Vedo le acque che vedevo ogni giorno. Queste acque nelle quali spesso mi sono immerso senza mondarmi, sono proprio esse che devono mondarmi? Da questo impara che l'acqua non monda senza lo Spirito.
venerdì 18 luglio 2014
San Cipriano di Cartagine, vescovo e martire - dal trattato "Sulla morte"
sabato 12 luglio 2014
29 giugno/12 luglio: festa dei santi protocorifei degli apostoli Pietro e Paolo
San Gregorio Palamas, Omelia 28 su Pietro e Paolo
La memoria di ciascuno dei santi, che si celebra in questo giorno di festa, è portatrice di comune gioia per popoli e città, sudditi e principi e offre grandissimo giovamento a tutti coloro che di questa festa sono partecipi. La memoria del giusto è unita alle lodi, dice Salomone, il sapiente. Quando un giusto è lodato si rallegrano i popoli. Come infatti nella notte, quando si accende una lucerna, la luce appare per il vantaggio e il godimento di tutti i presenti, così avviene per la vita di ciascuno dei santi, vita cara a Dio, per la loro morte beata e per la grazia donata da Dio a ciascuno per la purezza della sua vita.
mercoledì 9 luglio 2014
Sondaggio: Alto il numero degli Ortodossi in Russia, ma solo pochi vanno in chiesa e pregano regolarmente
sabato 5 luglio 2014
Oggi, 5 luglio 2014 il Metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l'Ucraina si è addormentato nel Signore
Oggi, 5 luglio 2014 il Metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l'Ucraina è stato richiamato a Dio all’età di 78 anni, dopo una lunga e penosa malattia.
Dona, o Signore, riposo all’anima del tuo servo addormentato!
La paternità spirituale: note di un padre spirituale athonita
martedì 1 luglio 2014
Il Patriarcato di Mosca ha perso l'Ucraina e potrebbe perdere ancora di più
Un affezionato lettore mi ha segnalato questo articolo in inglese di Euromaidan Press sulla situazione in Ucraina che offre un punto di vista molto diverso dall’orda di sciocchezze in cui ci si può imbattere nel web italiano. Qualcuno certamente obietterà che è di parte. Può darsi, ma non possiamo dar credito solo alla “Pravda”.
La traduzione è mia; come sempre, abbiate pazienza!
Non c'è dubbio che il Patriarcato di Mosca si sia alienato molti ucraini a causa del suo sostegno alla politica del Cremlino, ma un analista di Kiev suggerisce che il suo declino in Ucraina e più in generale, riflette anche la dipendenza della sua gerarchia dal potere statale, qualcosa che non può più contare di avere in Ucraina.
A causa dell'aggressione di Mosca contro l'Ucraina, Kiev ha bloccato al Patriarca Kirill l’accesso al paese, chiara conferma che "per lungo tempo [lui e la sua Chiesa] hanno perso lo stato ucraino come partner delle relazioni ecclesiali, sostiene l’esperta di questioni religiose Tatyana Derkach.
lunedì 30 giugno 2014
Il mistero dell’aldilà nella tradizione orientale
sabato 21 giugno 2014
Aperta a Riga una mostra dedicata a Santa Madre Maria (Skobtsov)
A Riga (Lettonia) è stata aperta una mostra dedicata all’opera artistica, poetica e teologica di Madre Maria Skobtsov. Madre Maria morì come partigiana nelle camere a gas di Ravensbrück.
Una targa commemorativa era stata inaugurata nel 2012 al numero 21 dello stabile di via Elisabetta, dove la futura Madre Maria nacque nel 1891. A Riga è stata anche fondata una “Associazione degli amici di Madre Maria”.
venerdì 20 giugno 2014
Simpaticissima…
“Qualsiasi cosa facciate, date sempre il 100%” – “A meno che non stiate donando il sangue”
Grazie a stmaterne.blogspot.it
giovedì 19 giugno 2014
Metropolita Anthony Bloom (19/6/1914–4/8/2003): Parlare della morte ai morenti
Da Contacts, vol. 27, no. 89, 1975. Traduzione a cura di Tradizione Cristiana.
Il testo che presentiamo è tratto dalla trascrizione degli interventi seguiti dopo una conferenza tenuta dal vescovo Anthony sul tema “Come un vivente ritornato dai morti”.
Domanda: Sono uno studente di medicina a contatto con molte persone che moriranno senza saperlo o rifiutando di saperlo. Quale può essere il mio ruolo in quanto cristiano, dato che io stesso non sono ancora in grado di vivere ogni momento come l’ultimo?
sabato 14 giugno 2014
Lettera Patriarcale al clero e ai fedeli dell’Esarcato
Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato
Vostra Eminenza Arcivescovo Giobbe di Telmesso, amato fratello nello Spirito Santo e concelebrante della nostra umile persona, Esarca delle parrocchie ortodosse di tradizione russa in Europa occidentale sotto il Trono Ecumenico, pii chierici e diaconi, onorabili dignitari e tutti i cristiani benedetti di questo Esarcato patriarcale, che la grazia e la pace di Dio siano con voi con la nostra preghiera e la nostra benedizione.
venerdì 13 giugno 2014
La deificazione, scopo della vita umana
martedì 3 giugno 2014
Ucraina: Il Metropolita Alexander (Drabinko) pronostica una separazione tra Chiesa Ortodossa ucraina e il Patriarcato ortodosso di Mosca
Ucraina: La vecchia accusa di nazismo per demonizzare il nemico
Di Padre Vladimir Zelinskij – Da Avvenire.it
Come prende l’avvio un sistema totalitario? Dov’è la sua radice segreta? Non solo nella polizia, nel regime dell’unico partito, con il padre della nazione che accarezza i bambini e ne uccide i genitori. La sua fonte si cela nella scelta mirata del nemico da smascherare e da demonizzare. Ricordiamo le grandi rivoluzioni del secolo scorso, quella bolscevica o quella nazista; prima di battere la strada della futura gloria, si voleva abbattere gli spettri esecrabili del passato. Adesso il mostro che ha scatenato la crisi russa-ucraina, sfiorando la guerra, sarebbe il nazismo il cui immancabile spauracchio troverebbe una nuova residenza a Kiev. Non affermerei che si tratti di un nemico immaginario, ma ridurre tutta la nazione – che cerca una propria identità sotto la bandiera giallo-azzurra – al nazismo di vecchio stampo è come identificare le centinaia di migliaia di badanti che prestano un lavoro umile e faticoso (a volte, davvero cristiano) nelle famiglie italiane con qualche mafioso dell’Europa dell’Est che intrattiene le proprie sporche faccende in Italia (ciò che è stato confermato dalle elezioni presidenziali; due cosiddetti “fascisti” e un comunista hanno ricevuto circa 1% dei voti per ciascuno).
Ucraina: Quella "sacra collera" che riemerge in Russia
Di Padre Vladimir Zelinskij (del nostro Esarcato) – Da Avvenire.it
Se facciamo un bilancio molto sintetico di tutto ciò che è successo tra Ucraina e Russia in questi mesi, dobbiamo riconoscere l’ennesima sconfitta di quest’ultima. Non si tratta, naturalmente, della sconfitta sul campo di battaglia, ma della seduzione dell’enfasi del pensiero unico, rinfocolato dall’odio, che serve da copertura di tutto ciò che si fa con il freddo calcolo politico.
Il crollo dell’Unione Sovietica, secondo le parole di Putin, è stato la più grande tragedia del XX secolo e, dunque, sarebbe una gloria recuperare almeno una parte di questa perdita. Con il passare degli anni, questo recupero potrebbe giustificare tutto. Non soltanto i miliardi spariti (non si sa dove), ma anche il sacrificio della libertà, strangolata ogni giorno con nuove leggi, già adottate o in progetto (come, ad esempio, contro internet, "invenzione della Cia"). Tutto ciò che pian piano ha cominciato a sparire dal 1987, vale a dire: l’armonia (coatta, appassionata ed entusiasta) del numero uno con le folle, la sintonia degli accademici e intellettuali con i "semplici" nella "sacra collera" verso le sagome dei nemici, la fusione della televisione di Stato con il cervello delle masse, la regia del patriottismo sfrenato e dell’aggressività incontrollabile contro tutti coloro che "non sono con noi" e che soltanto il padre carismatico della nazione (che l’ha provocata ed orchestrata) può calmare con le sue parole sagge e moderate… Tutto questo sta ritornando, non solo per un ordine dall’alto, ma anche riemergendo dal subconscio collettivo.
giovedì 29 maggio 2014
San Gregorio Palamas: Omelia 22 sull’Ascensione
Vedete la nostra comune festa e questa letizia, che il nostro Signore Gesù Cristo ha donato, con la sua risurrezione e la sua ascensione, a coloro che credono in lui? Essa è sgorgata dal dolore. Vedete questa vita, o, meglio, questa immortalità? Essa si è manifestata a noi passando attraverso la morte. Vedete la sublime altezza del cielo, verso il quale, innalzato, ascese il Cristo, e la gloriosissima gloria nella quale è glorificato nella carne? Egli la ottenne attraverso l'umiliazione e l'infamia. Così anche l'Apostolo dice di lui: Umiliò se stesso, fattosi obbediente fino alla morte, alla morte di croce. Per questo Dio lo ha innalzato e gli ha dato un nome sopra ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, degli abitatori del cielo, della terra e degli inferi, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.
San Gregorio Palamas: Omelia 21 sull’Ascensione
I giudei festeggiavano la Pasqua della legge, cioè il passaggio dall'Egitto alla terra di Palestina; abbiamo festeggiato anche noi la Pasqua dell'evangelo, cioè il passaggio della nostra natura, innestata in Cristo, dalla morte alla vita, dalla corruzione all'immortalità. Quale discorso potrà dimostrare la superiorità della nostra Pasqua nei confronti delle solennità dell'antica legge e del tema delle antiche feste? Discorso umano non saprebbe esprimere degnamente l'altezza di questa eccellenza; ma la Sapienza consustanziale del Padre, il Verbo di Dio che precede i tempi e le essenze, che nel suo amore si è fatto una cosa sola con noi e con noi ha vissuto, ci ha mostrato oggi il motivo per festeggiare le sue opere, straordinariamente più alto anche di questa altezza.
lunedì 26 maggio 2014
Dichiarazione congiunta del Papa Francesco e del Patriarca Bartolomeo
Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato
A seguito del loro primo incontro durante il congiunto pellegrinaggio apostolico a Gerusalemme, Papa Francesco e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo hanno firmato una dichiarazione congiunta, di cui riportiamo il testo italiano (Fonte: Asia News). Per il testo francese e inglese qui. I due primati sottolineano la necessità di procedere verso il ristabilimento della piena comunione tra le due Chiese, di promuovere la famiglia fondata sul matrimonio, la cura per il creato e la preghiera per la pace nel mondo.
martedì 20 maggio 2014
Dai "Capitoli sulla perfezione spirituale" di Diàdoco di Fotice, vescovo
Chi ama se stesso non può amare Dio; chi invece non ama se stesso a motivo delle più importanti ricchezze dell'amore di Dio, costui ama Dio. Da questo deriva che egli non cerca mai la sua gloria, ma la, gloria di Dio. Chi infatti ama se stesso cerca la propria gloria, mentre chi ama Dio cerca la gloria del suo creatore.
E’ proprio dell'anima che sperimenta e ama Dio cercare sempre la sua gloria in tutto ciò che fa, dilettarsi della sottomissione alla sua volontà, perché la gloria appartiene a Dio a motivo della sua maestà, mentre all'uomo conviene la sottomissione per il conseguimento della familiarità con Dio. Quando anche noi facciamo in questo modo, siamo felici della gloria del Signore e, sull'esempio di Giovanni Battista, cominciamo a dire: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Gv 3, 30).
giovedì 15 maggio 2014
«Feuillet de l’Exarchat»: maggio 2014
Nel numero 67 (maggio 2014) del foglio informativo digitale dedicato alla vita dell’Esarcato e le attività delle sue parrocchie è stato dato uno spazio speciale al Decanato d’Italia.
Scarica il pdf : versione francese, versione inglese, versione tedesca
Ai seguenti link è possibile leggere, in versione italiana, gli articoli di P. Vladimir Zelinsky e di P. Sergio Mainoldi, dedicati rispettivamente all’Ortodossia in Italia e alla storia recente del Decanato.
La figura di Paisij Veličkovskij
La figura di Paisij Veličkovskij è stata riportata all’attenzione della coscienza ecclesiale in questi ultimi anni con la sua canonizzazione da parte della Chiesa Ortodossa russa e romena, rispettivamente nel 1988 e nel 1992. L’opera di questo grande monaco e starets, che guidava una comunità di circa un migliaio di fratelli, ha costituito senza dubbio un avvenimento di prima grandezza nella storia moderna della Chiesa Ortodossa. Qual è l’importanza di questa figura, celebrata ma ancora poco conosciuta tanto tra i cristiani d’oriente che tra quelli d’occidente?
lunedì 12 maggio 2014
Ipotesi di riferimenti alla sindone nella Liturgia bizantina
giovedì 1 maggio 2014
La Santa Madre Maria Skobtsova: donna dai mille volti, madre in mille modi
Questo articolo, adattato da uno scritto del 1999 del rev. P. Michael Plekon, e pubblicato originariamente sull’ottimo sito Ortodossia-russa.net è un ritratto vibrante e significativo della Santa Martire Maria che ho piacere di condividere in occasione del decimo anniversario della sua canonizzazione (1° maggio 2004) assieme ai suoi compagni nel martirio, P. Dimitri Klépinine, Iuri Skobtsov (figlio di Madre Maria), Elia Fondaminski, e del Sacerdote Alexis Medvedkov, dal Santo Sinodo della Chiesa di Costantinopoli.
Suggerisco anche il post del blog della Chiesa russa in Francia "Parlons d'Orthodoxie" che segnala un servizio dedicato "à une des figures les plus marquantes de la sainteté orthodoxe contemporaine en France : Mère Marie SKOBTSOV (+1891-1945)"
lunedì 28 aprile 2014
Cacciata la paura della morte, pensiamo all'immortalità
mercoledì 23 aprile 2014
Johann Sebastian Bach, Cantata BWV 54 “Widerstehe doch der Sünde”
lunedì 7 aprile 2014
Omelia 14 sull’Annunciazione di San Gregorio Palamas
Quando il salmista profeta enumerava le forme della creazione, contemplando in esse la sapienza di Dio, pieno di meraviglia, mentre scriveva, gridò: Come sono magnifiche le tue opere, o Signore; tutto tu hai fatto nella tua sapienza. E per me ora quale parola sarà adeguata all'inno, mentre tento, per quanto mi è possibile, di proclamare la manifestazione nella carne del Verbo, creatore del tutto? Se infatti tutto ciò che esiste trabocca di meraviglia, e se il passaggio dal non essere all'essere è cosa divina e merita di essere celebrata con molti inni, quanto è più mirabile e divino, quanto più merita le nostre lodi il fatto che Dio, e non solo Dio, ma il vero Dio, diventi uno degli esseri e si faccia partecipe della nostra natura, anche se questa non è stata capace o non ha voluto custodire la dignità in cui era stata creata, e per questo giustamente è stata scacciata negli abissi della terra?
sabato 29 marzo 2014
Il metodo di accordatura per arpa di Bochsa
Lo spauracchio di ogni arpista è l’accordatura del proprio strumento. Alzi la mano chi si diverte ad accordare l’arpa ed è soprattutto sempre soddisfatto del risultato! Se siete stufi di passare, come dice una battuta, metà del vostro tempo ad accordare e l'altra metà a suonare scordati, continuate a leggere.
Con l'avvento degli accordatori elettronici le nostre vite (almeno per quanto riguarda l'accordatura) sono apparentemente diventate più facili, per certi versi, rispetto a quelle degli arpisti dei tempi passati, ma in realtà gli accordatori ci hanno (im)posto alcuni nuovi problemi.
venerdì 28 marzo 2014
Il significato allegorico della croce
Abramo circoncise, tra i suoi familiari, trecentodiciotto uomini (Gen. 27, 23-27; 14,14). Ebbene, quale era il significato allegorico a lui rivelato? Lo potete comprendere se osservate che la Scrittura dice diciotto e poi, separatamente, aggiunge trecento. Il numero diciotto si scrive con un iota (dieci) e un eta (otto): ti risulta "Gesù". Inoltre la Scrittura aggiunge trecento perché la lettera tau raffigura la croce, da cui sarebbe venuta la grazia. In conclusione, con le due prime lettere simboleggia Gesù, con la terza, la croce.
giovedì 20 marzo 2014
La Divina Liturgia Bizantina 2: L’evoluzione della Divina Liturgia Bizantina
Di Robert F. Taft
In questo capitolo cercherò di collocare l’evoluzione della liturgia eucaristica bizantina nel contesto più ampio della storia liturgica, usandola come un “modello” o “caso di studio” con cui illustrare alcuni dei principi metodologici generali enunciati nel capitolo precedente.
Come abbiamo visto, dopo la pace di Costantino nel 313, quando il culto cristiano divenne il cerimoniale pubblico di una Chiesa affrancata da restrizioni civili e divenuta rapidamente un’importante forza sociale, lo sviluppo liturgico si fece più rapido. È in questo periodo che noi per la prima volta sentiamo parlare del rito bizantino. Certamente si può dire che tale rito caratterizza questo periodo della storia liturgica. Perché è il rito della nuova capitale di Costantino, la cui fondazione nel 315 inaugura la nuova era della cristianità costantiniana o imperiale.
lunedì 10 marzo 2014
Messaggio conclusivo della Sinassi dei Primati delle Chiese Ortodosse
Tradotto e pubblicato da fosilaron.tumblr.com
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Per grazia di Dio, i Primati delle Sante Chiese Ortodosse Autocefale, ai fedeli ortodossi in tutto il mondo, a tutti i nostri fratelli e sorelle cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà: noi estendiamo la benedizione di Dio e i nostri saluti di amore e pace.
giovedì 6 marzo 2014
La Divina Liturgia Bizantina 1: L’analisi strutturale delle unità liturgiche
Di Robert F. Taft uno dei maggiori liturgisti e storici della Liturgia del nostro tempo
Con un’ammirabile audacia, gli autori francofoni mettono in piazza una teoria in fìeri affinché i critici la discutano prima di riprendere ciò che rimane e sistemarlo per una seconda edizione. Si coprono il fianco chiamando le loro sortite esquisses, jalons, essais. Le pagine seguenti non sono niente più di questo. Non propongono il metodo per studiare la liturgia, nemmeno una metodologia organica, completa. Sono semplicemente alcune riflessioni sul metodo che nel mio lavoro ho trovato fruttuoso. Allo stato presente della situazione metodo logica, tra i professionisti del nostro mestiere, forse non ci si può aspettare di più.
Tuttavia, il metodo comparativo ha qualcosa in comune con lo strutturalismo: entrambi sono modi di rendere intelligibile attraverso la sistematizzazione. Non c’è comunicazione senza chiarezza, non c’è chiarezza senza comprensione, non c’è comprensione senza organizzazione - e organizzazione significa sistema. La linguistica strutturale, ad esempio, tenta di sviluppare sistemi unificati, “ossature di intelligibilità”, come li chiamo, per scoprire la struttura e le leggi fondamentali di come funziona il linguaggio.
venerdì 28 febbraio 2014
L’umanesimo è un arianesimo
L’Arianesimo (dottrina di Ario [c.250-c.336] che negava la divinità del Figlio di Dio, di Gesù Cristo) non è stato ancora sepolto, oggi è più alla moda e più diffuso che mai. Si è sparso come l’anima nel corpo dell’Europa contemporanea. Se considerate la cultura dell’Europa, vedrete, sotterraneamente nascosto, l’Arianesimo; tutto si limita all’uomo, e solo a lui, e il Teantropo [= Dio-uomo], il Cristo, è ridotto ai limiti dell’uomo.
mercoledì 26 febbraio 2014
Il Patriarca Ecumenico sulla situazione in Ucraina
Ucraina, la Russia ritira gli aiuti. Blindati russi arrivano a Sebastopoli
domenica 16 febbraio 2014
Concerto di musica tradizionale irlandese…
…dell’arpista Dearbhail Finnegan che quest’anno abbiamo invitato per un workshop di 4 giorni. Se qualche lettore si trovasse a passare da quelle parti sarà il benvenuto!
sabato 8 febbraio 2014
La Tutta-Santa Madre di Dio
venerdì 31 gennaio 2014
Visita del Patriarca Ecumenico Bartolomeo alla Cattedrale Sant’Alexander Nevsky
Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato
Nel quadro della sua visita a Parigi, mercoledì 29 gennaio 2014 Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I si è recato alla Cattedrale Sant’Alexander Nevsky, dove ha presieduto un Te Deum alla presenza di molti sacerdoti e fedeli dell’Arcivescovado.
Alla fine della celebrazione, Sua Eminenza l’Arcivescovo Job di Telmesso ha fatto omaggio a Sua Santità il Patriarca Ecumenico di un’icona di Sant’Alexander Nevsky e ha pronunciato il seguente discorso:
Dal "Commento sui salmi" di sant'Ambrogio di Milano
sabato 25 gennaio 2014
12 / 25 gennaio: Santa Tatiana, martire a Roma (226-235)
The Holy Martyress Tatiana was born into an illustrious Roman family -- her father was thrice elected consul. He was secretly a christian and raised his daughter devoted to God and the Church. Having reached the age of maturity, Tatiana did not enter into marriage but with all her strength devoted herself to the Church. She was made deaconess in one of the Roman churches and served God, in fasting and prayer tending the sick and helping the needy. By her righteousness Tatiana gained in future to be crowned with the crown of martyrdom.
lunedì 20 gennaio 2014
Brian Boru, re supremo d’Irlanda: mille anni fra storia e leggenda
Quest’anno (esattamente il 23 aprile) ricorrono mille anni dalla morte del re Brian Bórumha mac Cennétig, più noto con il nome inglese di Brian Boru e irlandese di Brian Boraime. Nato nel 941 nei pressi di Killaloe (allora Kincora), nell'attuale contea di Clare, suo padre era Cennétig mac Lorcáin, sovrano di Thomond, mentre sua madre era Bé Binn ingen Murchada, figlia del re del Connacht occidentale.
L’Irlanda era a quel tempo (e lo fu anche in seguito) dilaniata da guerre interne tra clan rivali e spesso invasori stranieri si alleavano con uno o più clan locali per muovere guerra ai clan di altri territori, salvo poi sottomettere sia i vinti che gli alleati. Re Brian fu un re di clan che seppe unire abili doti diplomatiche a prove di forza e di coraggio in guerra, riuscendo ad essere eletto, nel 1002, sovrano supremo d’Irlanda (Ard Rì), carica che in realtà era poco più che onorifica e di rappresentanza e non permetteva di esercitare una effettiva influenza sull’unità nazionale del Paese.
domenica 12 gennaio 2014
Breve storia della musica e dell’arpa in Irlanda
Tratto da: http://digilander.libero.it/alfstone/la_musica_irlandese.htm
“A causa dell’imperfezione della sua natura, l’uomo è condannato a subire lo scorrere del tempo (…); il fenomeno della musica ci è dato al solo scopo di stabilire un ordine delle cose, che comprenda soprattutto una relazione tra l’uomo ed il tempo”. Igor Stravinsky, Chroniques de ma Vie.
Anche se non vi è dubbio sul ruolo del tutto particolare che la musica riveste in Irlanda, è facile constatare che i vari tentativi di un approccio storico a questo argomento hanno sempre avuto una certa colorazione di militanza ideologica. La musica tradizionale sembra avere una connotazione di carattere immutabile, eterno; ascoltando certe argomentazioni, si potrebbe pensare che i druidi danzassero le jigs, o che le ballate irlandesi risalgano all’alto Medio Evo. Inizieremo con il retroterra storico della musica irlandese, non potendosi disegnare un quadro complessivo (ammesso che esista) su di essa, a meno di risalire alle sue origini.
martedì 7 gennaio 2014
Strenne natalizie
Sin da quando è stato inserito nel catalogo di Cristianesimo Ortodosso nel mese di aprile del 2013, “L’Arpa di Davide” è praticamente sempre rimasto nella “top ten” del rating del catalogo, ovvero i 10 siti più “gettonati” nel web ortodosso, insieme con il sito del Decanato d'Italia dell’Arcivescovado per le chiese ortodosse russe in Europa occidentale. Oggi pomeriggio L’Arpa di Davide ha raggiunto il ragguardevole punteggio di 72, oltre ad aver superato i 50.000 accessi e le 100.000 pagine visitate. Il sito del Decanato era a quota 81. il tutto documentato da questo screen-shot. Non male, no? Grazie a tutti i lettori!
lunedì 6 gennaio 2014
Il Cristo è nato
venerdì 3 gennaio 2014
Discorso VI per la Natività di San Leone Magno, papa di Roma antica († 461)
PL 54, 213-216
L’infanzia, che il Figlio di Dio non ha ritenuto indegna della sua maestà, si sviluppò con il crescere dell’età nella piena maturità dell’uomo. Certo, compiutosi il trionfo della passione e della risurrezione, appartiene al passato tutto l’abbassamento da lui accettato per noi: tuttavia la festa d’oggi rinnova per noi i sacri inizi di Gesù, nato dalla Vergine Maria. E mentre celebriamo in adorazione la nascita del nostro Salvatore, ci troviamo a celebrare il nostro inizio: la nascita di Cristo segna l’inizio del popolo cristiano; il natale del Capo è il natale del Corpo.
Sebbene tutti i figli della Chiesa ricevano la chiamata ciascuno nel suo momento e siano distribuiti nel corso del tempo, pure tutti insieme, nati dal fonte battesimale, sono generati con Cristo in questa natività, così come con Cristo sono stati crocifissi nella passione, risuscitati nella risurrezione, collocati alla destra del Padre nell’ascensione.