La Chiesa celebra oggi la beata Dormizione della tutta-santa Madre di Dio e gli uffici di questa festa affermano con chiarezza la fede nella sua resurrezione corporale e nella sua ascesa al cielo. La liturgia infatti mette la Madre di Dio in relazione con la nostra salvezza e ne canta la sua resurrezione. Alcuni testi liturgici, così come certe tradizioni, offrono indizi precisi in questo senso. Il primo fatto particolarmente noto è la totale assenza, constatata da sempre, di reliquie corporali della Madre di Dio.
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Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)
domenica 28 agosto 2016
lunedì 22 agosto 2016
9/22 agosto: San Mattia Apostolo
È stato l’apostolo Pietro a fare in un certo senso il suo ritratto, senza rendersene conto. Dopo l’Ascensione di Gesù, infatti, egli dice alla piccola comunità cristiana in Gerusalemme che bisogna dare un sostituto al traditore Giuda Iscariota, riportando a dodici il numero degli apostoli. E lascia la scelta ai fratelli di fede.
9/22 agosto: San Mattia Apostolo
Di San Mattia si parla nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli, quando viene chiamato a ricomporre il numero di dodici, sostituendo Giuda Iscariota. Viene scelto con un sorteggio, attraverso il quale la preferenze divina cade su di lui e non sull’altro candidato, scelto tra quelli che erano stati discepoli di Cristo sin dal Battesimo sul Giordano, Giuseppe, detto Barsabba.
Lo storico della Chiesa, Eusebio di Cesarea (ca. 265 - ca. 340), nella sua Storia ecclesiastica, narra: "Si racconta anche che Mattia, che fu aggregato al gruppo degli apostoli al posto di Giuda, ed anche il suo compagno che ebbe l’onore di simile candidatura, furono giudicati degni della stessa scelta tra i settanta" (1, 12). Dunque Mattia dovrebbe aver fatto parte di quella spedizione di 72 discepoli che Gesù mandò a due a due davanti a sé per predicare in ogni città e luogo dove stava per recarsi, e che tornarono entusiasti dicendo: "Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome" (Luca 10, 17).
Il greco Matthias (o, in alcuni manoscritti, Maththias) è un nome derivato da Mattathias, in ebraico Mattithiah, che significa "Dono di Dio" (San Mattia non va confuso con l'evangelista Matteo). Sebbene le tradizioni parlino di Mattia evangelizzatore in Medio Oriente e in Africa, il suo nome ha raggiunto già nei primissimi secoli cristiani l’Europa settentrionale e la città tedesca di Treviri lo venera come patrono.
venerdì 19 agosto 2016
6/19 agosto: festa della Trasfigurazione
Nel mese di agosto cadono le ultime due delle dodici grandi feste, entrambe collegate con il “digiuno per la Dormizione di Maria”, che dura dal 1° al 15 agosto (dal 14 al 28 agosto del calendario civile). Per la rigorosità con cui si propone l’emulazione della Vergine nella preghiera e nel digiuno, questo periodo è molto simile alla quaresima pasquale: è vietato anche cibarsi di pesce, ad eccezione del giorno 6, festivo.
mercoledì 17 agosto 2016
L’icona della Madre di Dio di Iviron
domenica 14 agosto 2016
1/14 agosto: inizia il Digiuno della Dormizione
Dominato dalla gioia pasquale, il cristianesimo ortodosso è tutto all’insegna della speranza e della fiducia unita però, come suggeriscono le numerose rappresentazioni del Giudizio Universale presenti in molte chiese (nell’ortodossia si parla di “Tremendo Giudizio”), alla serietà e alla necessità della penitenza (in greco metanoia), cosa particolarmente evidente nella pratica del digiuno. Coscienti del valore esemplare del periodo veterotestamentario, e ancor più dell’esempio di Gesù e dei suoi discepoli, per i cristiani ortodossi vale anche oggi il monito della Didaché (8, 1) di digiunare settimanalmente, non come i Farisei il lunedì e il giovedì, bensì il mercoledì e il venerdì.
Col formarsi del ciclo liturgico annuale, il periodo di digiuno per eccellenza divenne la Settimana Santa, da cui derivò poi il Grande Digiuno (40 giorni) della Passione in ricordo dei quaranta giorni di digiuno trascorsi da Cristo nel deserto. Su questo modello si formò poi il Digiuno di Natale, legato alla nascita di Cristo e parimenti di quaranta giorni, a partire dal 15 novembre.
domenica 7 agosto 2016
Nicola Kavasilas: La preghiera nell’esperienza ecclesiale
lunedì 1 agosto 2016
San Serafino di Sarov
Colloquio con Motovilov
Era un giovedì. Il cielo era grigio. La terra era coperta di neve. Spessi fiocchi continuavano a turbinare nell’aria quando Padre Serafino iniziò a conversare con me in una radura vicina al suo "piccolo eremitaggio" di fronte al fiume Sarovka che scorreva ai piedi della collina. Mi fece sedere sul ceppo d’un albero da poco abbattuto mentre lui si rannicchiò di fronte a me.
— Il Signore mi ha rivelato — disse il grande starez — che dalla vostra infanzia avete sempre desiderato sapere quale sia il fine della vita cristiana. Per questo avete interrogato diverse persone alcune dei quali ricoprivano anche alte cariche ecclesiastiche. Devo dire che dall’età di dodici anni ero perseguitato da quest’idea e che, per questo, avevo rivolto tale domanda a parecchie personalità ecclesiastiche senza mai aver ricevuto una risposta soddisfacente. Lo starez avrebbe dovuto ignorare tutto questo.