Icona di Santo Stefano protomartire, inizio XIII secolo (Monastero di Santa Caterina, Monte Sinai)
Dagli Atti degli apostoli (6, 8 - 7, 5. 47-60)
In quei giorni Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva miracoli e segni grandi tra il popolo. Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, Cirenei, Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano, ma non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Perciò misero in ballo alcuni che dissero: “Lo abbiamo udito dire parole blasfeme contro Mosè e contro Dio”. E così eccitarono il popolo, gli anziani e gli scribi; vennero, lo acciuffarono e lo portarono nel sinedrio. Presentarono falsi testimoni che dissero: “Quest'uomo non smette di dire parole contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo udito dichiarare che Gesù il Nazoreo distruggerà questo luogo e cambierà le usanze che ci diede Mosè”.
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come volto di angelo. Disse allora il Gran Sacerdote: “Hai quest’accusa?”. Ed egli rispose: “Uomini, fratelli e padri, ascoltate: il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo quando era in Mesopotamia, prima che egli abitasse in Charràn, e gli disse: Esci dalla tua terra e dalla tua parentela e va’ nella terra che io ti indicherò. Salomone poi gli edificò una casa.
Icona greca di scuola moderna
Ma l`Altissimo non abita in manufatti, come dice il Profeta: Il cielo è per me un trono e la terra sgabello dei miei piedi. Quale casa costruirete per me - dice il Signore - o quale sarà il luogo del mio riposo? La mia mano non ha creato tutte queste cose? Teste dure, non circoncisi nel cuore e negli orecchi, voi fate sempre resistenza allo Spirito Santo: come i vostri padri, così anche voi. Quale profeta i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, che voi ora avete tradito e ucciso; voi che avete ricevuto la Legge per disposizione degli angeli e non l'avete custodita”.
All'udire queste cose, erano pieni di sdegno nei loro cuori e digrignavano i denti contro di lui. Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, guardando fissamente al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio. E disse: “Ecco, vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio”. Gridarono allora a gran voce turandosi gli orecchi e si scagliarono tutti insieme su di lui, lo gettarono fuori della città e lo prendevano a sassate.
E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane chiamato Saul. E così lapidavano Stefano che pregava e diceva: “Signore Gesù, accogli il mio spirito”. Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: “Signore, non imputar loro questo peccato”. Detto questo, si addormentò.
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