Estratto da un’intervista del 2004 rivolta al patriarca ecumenico Bartolomeo I e pubblicata sulla rivista 30giornin. 12 - 2004.
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Intervistatore: La Chiesa Cattolica ricorda quest’anno i centocinquanta anni dalla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione. Come è celebrata nella tradizione cristiana orientale e bizantina la Concezione di Maria e la sua santità piena e immacolata?
Patriarca: La Chiesa Cattolica si trovò nel bisogno di istituire un dogma nuovo per la cristianità, circa mille e ottocento anni dopo la presenza del Cristianesimo, perché ha accettato una percezione del peccato originale - per noi Ortodossi, errata - come trasmissione di una sporcizia morale, o di una responsabilità giuridica ai discendenti di Adamo, al posto di quella corretta - secondo la Fede ortodossa - di una trasmissione in eredità della corruzione provocata dall’allontanamento dell’uomo dalla Grazia increata di Dio che lo vivifica spiritualmente e fisicamente. L’uomo plasmato a immagine di Dio, con possibilità e destino di somigliare a Dio, scegliendo liberamente l’amore verso di Lui e l’osservanza dei suoi comandamenti, ha la possibilità - anche dopo la caduta di Adamo ed Eva - di diventare secondo intenzione amico di Dio; allora Dio lo santifica, come ha santificato tanti dei progenitori prima di Cristo, anche se il compimento del loro riscatto dalla corruzione, cioè la loro salvezza, è stata compiuta dopo l’incarnazione di Cristo e tramite Lui.
Di conseguenza, la Tuttasanta Madre di Dio Maria non fu concepita - secondo la Fede ortodossa - esente dalla corruzione del peccato originale, ma ha amato sopra di ogni cosa Dio e ha osservato i suoi comandamenti, e così fu santificata da Dio per mezzo di Gesù Cristo che da lei si è incarnato, cui obbediva come una dei fedeli e cui si rivolgeva con fiducia di Madre. La sua santità e la sua purezza non fu ostacolata a causa della corruzione, anche a lei trasmessa dal peccato originale, perché appunto in Cristo è rinata come tutti i santi, santificata più di ogni santo.
Il suo ristabilimento alla condizione anteriore alla caduta, non è necessario che sia avvenuto al momento del suo concepimento; crediamo che sia avvenuto dopo, come conseguenza della sua volontà e del progredire in lei dell’azione dell’increata Grazia Divina con la visita durante il concepimento del Signore dello Spirito Santo, che l’ha pulita da ogni macchia.
Il peccato originale pesa sui discendenti di Adamo e di Eva come corruzione, come detto, e non come responsabilità legale o macchia morale. Il peccato ha portato la corruzione ereditaria e non una responsabilità giuridica ereditaria o una macchia morale ereditaria. Di conseguenza la Tuttasanta fu partecipe della corruzione ereditaria, come tutti gli uomini, ma con il suo amore verso Dio e la sua purezza - intesa come una dedizione imperturbabile e senza esitazioni del suo amore per Dio solo - è riuscita, con la grazia di Dio, a santificarsi in Cristo e a farsi degna di diventare abitazione di Dio, come vuole Dio che diventiamo tutti noi esseri umani. Perciò anche nella Chiesa Ortodossa onoriamo la Tuttasanta Madre di Dio al di sopra di tutti i santi, sebbene non accettiamo il nuovo dogma della sua Immacolata Concezione. La negazione dell’accettazione di questo dogma non sminuisce affatto il nostro amore e il nostro rispetto nei confronti della Tuttasanta Madre di Dio.
Il testo completo dell’intervista al patriarca ecumenico è qui.
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