"O mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, poiché il marito è capo della moglie, come pure Cristo è capo della chiesa, ed egli è il salvatore del suo corpo. Ma come la chiesa è sottomessa al Signore, cosi anche le mogli ai propri mariti in tutto".
La dimensione dell’unione coniugale
1. Un saggio che aveva annoverato molte cose tra le beatitudini, ha posto anche questa nel novero di una beatitudine: "Una moglie dice che va d’accordo col marito". E pure altre volte pone tra le beatitudini il fatto che una moglie viva in armonia col marito. Fin dall’origine appare che Dio ha avuto molta cura di quest’unione; e parlando di entrambi come di uno solo così diceva: "Maschio e femmina li fece"; e di nuovo: "Non c’è più né maschio né femmina". Non esiste infatti una tale appartenenza di un uomo rispetto ad un uomo quale quella della moglie rispetto al marito, quando uno vi sia congiunto come si deve. Per questo un uomo felice mostrando l’amore sovrabbondante e piangendo uno dei suoi amici ed intimi, non disse padre né madre né figlio né fratello né amico, ma che cosa? "Piombò su di me il tuo amore dice come l’amore delle donne". Realmente infatti, realmente quest’amore è più tirannico di ogni tirannide. Le altre passioni sono forti, ma questa ha la forza e l’eternità. C’è infatti un istinto nascosto nella natura ed a nostra insaputa congiunge questi corpi. Perciò fin dall’inizio dall’uomo nasce la donna e successivamente dall’uomo e dalla donna l’uomo e la donna.