MESSAGGIO DI NATALE 2012
dell'Arcivescovo Gabriele di Comana
Esarca del Patriarca Ecumenico
«Lo riconoscerete da questo segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia›› (Lc 2, 12)
Cari Fratelli e Sorelle,
sono felice quest'oggi di rivolgervi il mio augurio nella festa della Natività del Signore. Come in occasione di tutte le grandi feste quello che viviamo oggi è un momento importante. Ecco che il Signore viene in mezzo a noi vestito di povertà: ha scelto per la sua nascita un villaggio sconosciuto in una regione sconosciuta e nasce da una vergine povera.
Lui il Creatore dell'universo, il Dio degli dèi, l'Onnipotente, accetta di comparire davanti agli uomini in un luogo in cui dei poveri pastori soggiornano con le loro greggi: una semplice grotta. È qui che Maria, non avendo trovato possibilità di alloggio, dà alla luce il Re dei re, il Signore dei Signori.
«È nato un Salvatore, che è il Messia, il Signore» (Lc 2, 11), «Dio è il Signore che ci illumina!›› (Ps 117, 27), non nella forma di Dio, come dice san Basilio il Grande, bensì nella forma di servo, per dare la libertà a coloro che sono stati ridotti in schiavitù. Chi ha un cuore cosi gravato dal sonno, chi è tanto ingrato da non gioire, esultare e acclamare davanti a un simile evento?