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domenica 4 novembre 2012

Scelto il nuovo papa copto: è Tawadros

Fonte: Corriere.it

Il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino. Fra i tre candidati era quello più lontano dalla politica attiva

MILANO - Il vescovo Tawadros è il 118esimo papa della chiesa copto ortodossa. Il suo nome è stato estratto a sorte da un bambino, la cui mano si dice sia guidata dal volere di Dio, al termine di una lunga liturgia nella cattedrale del Cairo.

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IL PERSONAGGIO - Il nuovo papa della più grande comunità cristiana del mondo arabo si insedierà il 18 novembre col titolo di papa di Alessandria, di tutta l'Africa e della santa sede di San Marco. Sostituisce Shenuda III, morto a marzo dopo un pontificato durato quasi 40 anni. Tawadros, 60 anni, si è laureato in farmacia prima di intraprendere la vita religiosa. È stato il secondo più votato dei tre candidati rimasti in lizza e secondo i media egiziani si è contraddistinto nella sua attività di vescovo nella città di Beheria, nel delta del Nilo, per la sua capacità teologica ma anche per la sua attività con i giovani.

I CANDIDATI - Oltre al vescovo Tawadros, erano candidati il vescovo Raphael, medico molto attivo in politica, un tempo collaboratore di Shenuda III, e padre Raphael Ava Mina, monaco e studente del papa che precedette Shenuda. Il vescovo Raphael era stato il più votato da un migliaio di grandi elettori. Dure le sfide che Tawadros dovrà affrontare, nella difficile fase di transizione democratica e in un momento di accresciuta forza politica dei gruppi islamisti. Ma il nuovo papa è convinto che la Chiesa debba rimanere fuori dalla politica.

LE SFIDE - Shenuda III è morto proprio mentre il Paese entrava in una fase completamente nuova, segnata dalla fine del regime di Hosni Mubarak e dall'inizio del predominio delle forze islamiche. Il successore dovrà ora scegliere se seguire le orme del predecessore che, soprattutto nell'ultima parte del pontificato, preferì tenere un atteggiamento di basso profilo nei confronti del regime in cambio di un atteggiamento tollerante verso una comunità religiosa che da tempo denuncia soprusi e discriminazioni. L'alternativa è puntare su una maggiore visibilità politica, rilanciando la presenza e il ruolo dei cristiani. Questo è ciò che sollecitano i movimenti di giovani copti che sono stati attivi durante la rivoluzione.

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