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domenica 8 dicembre 2013

Ancora proteste in Ucraina, il Paese che “ha scelto la libertà”

Ucraina, s'infiamma la protesta: decapitata statua di Lenin. Tymoshenko: "Combattiamo"

Da: Quotidiano.net

Cinquecentomila persone in piazza a favore del processo di avvicinamento all'Europa e contro il soffocante abbraccio russo. Ma l'apparato di Yanukovitch non sta a guardare: i servizi segreti aprono un'inchiesta per sovversione contro i nemici dell'attuale presidente

Kiev: nazionalisti ucraini anti-governo abbattono e distrggono una statua del leader sovietico Vladimir Lenin (ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO)Kiev: nazionalisti ucraini anti-governo abbattono e distruggono una statua del leader sovietico Vladimir Lenin (ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO)

Kiev, 8 dicembre 2013 - Situazione politica sempre più tesa in Ucraina: nelle ultime 24 ore manifestanti antigovernativi hanno abbattuto la statua di Lenin ad appena 1 km e mezzo da Piazza indipendenza (centro della protesta delle ultime settimane): la leader dell'opposizione, in carcere per abuso d'ufficio, Yulia Timoshenko, è tornata a chiedere la testa del presidente filo-russo Victor Yanukovitch; l'Sbu (il servizio segreto interno del Paese) ha aperto un'inchiesta contro i leader dell'opposizione filo-Ue con l'accusa di tentata sovversione dell'ordinamento.

LA MANIFESTAZIONE - Almeno 500mila persone sono scese oggi in piazza a Kiev rispondendo all'appello dell'opposizione di protestare nella 'marcia di un milione' contro la decisione del governo di bloccare i preparativi per la firma dell'accordo di associazione con l'Ue, preferendo concentrarsi sul rafforzamento dei rapporti con la Russia. Tutto nella norma - si fa per dire - sino a quando un gruppo di dimostranti non ha tirato giù e decapitato una statua di Lenin, cantando 'Gloria all'Ucraina'.  Le manifestazioni di questi giorni hanno una forte componente anti-russa dal momento che Mosca ha lavorato in modo aggressivo per far deragliare l'accordo di associazione con l'Ue, minacciando ritorsioni commerciali contro Kiev nel caso in cui si fosse avvicinata all'Unione europea. Le manifestazioni sono cominciate circa tre settimane fa dopo che giovedì 21 novembre il presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovych, aveva annunciato la sospensione dei preparativi per firmare l'accordo di associazione con l'Ue.

YULIA - L'ex primo ministro dell'Ucraina, Yulia Tymoshenko, vittima di una detenzione che i Paesi occidentali considerano motivata politicamente, intanto monta la piazza contro Yanukovitch. Oggi la figlia dell'ex premier, dal palco del Maidan, già epicentro della Rivoluzione arancione del 2004, ha letto questo messaggio materno: "Yanukovych ha perso legittimità come presidente, non è più il presidente del nostro Stato, è un tiranno", afferma Tymoshenko. "Non mollate, non un passo indietro, non arrendetevi, il futuro dell'Ucraina è nelle vostre mani".

OPPOSIZIONE FRAMMENTATA - L'opposizione tuttavia non ha una posizione compatta sulle dimissioni di Yanukovych e questa frammentazione è emersa anche oggi in piazza. Il principale alleato di Tymoshenko infatti, Arseniy Yatsenyuk, aveva detto ieri che l'opposizione è pronta a negoziare con Yanukovych, seppur ponendo come condizione il fatto che il presidente rimuova l'attuale governo del premier Mykola Azarov e ne nomini uno nuovo più aperto verso l'integrazione nell'Ue.

'COMBATTEREMO - Yatsenyuk ha ribadito il concetto nella manifestazione di oggi, concentrandosi maggiormente sulla necessità di dimissioni del primo ministro Azarov e di punire la polizia che ha usato la forza contro i dimostranti, liberando una decina di attivisti dell'opposizione che sono stati arrestati dalla manifestazione di domenica scorsa. Lo stesso Yatsenyuk ha invitato i manifestanti a bloccare l'intero quartiere di Kiev che ospita le sedi di governo, presidenza e Parlamento. "Estenderemo la nostra dimostrazione, combatteremo fino alla vittoria, combatteremo per quello in cui crediamo", ha detto alla folla che sventolava numerose bandiere dell'Ue.

'VINCEREMO NOI' - Come Tymoshenko anche un altro leader dell'opposizione, Vitali Klitschko, campione del mondo dei pesi massimi WBC, ha invitato Yanukovych alle dimissioni e ha chiesto di andare a elezioni presidenziali anticipate, nonostante in Ucraina non ci sia alcuna possibilità di impeachment contro il presidente e non pare esserci nessuna possibilità che Yanukovych si dimetta da sé. "Combatteremo e siamo fiduciosi che vinceremo", ha detto Klitschko.

LA REAZIONE DEL POTERE - Natutalmente Yanukovitch e il suo apparato non stanno a guardare. Proprio oggi i servizi segreti dell'Ucraina hanno aperto un'inchiesta per il presunto tentativo di singoli politici di sovvertire l'ordinamento e di prendersi il potere. L'inchiesta è stata aperta sulla base del primo articolo del Capitolo 109 del codice penale che punisce gli atti miranti a modificare o a sovvertire con violenza l'ordinamento costituzionale.

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