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mercoledì 6 novembre 2013

Denunciata la scomparsa della leader delle Pussy Riot

Fonte: Squeer.it

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scritto da Teresa Olivieri - Pubblicato il 02 nov 2013 17:24 | Aggiornato il 05 nov 2013 14:37

E’ giallo sulla leader delle Pussy Riot, Nadezhna Tolokonnikova, di cui il marito denuncia la scomparsa dopo che era stata trasferita in una nuova struttura penitenziaria. Nadia aveva iniziato uno sciopero della fame contro le condizioni «di schiavitù» all’interno della Colonia correttiva n. 14 di Saransk, in Mordovia: in una lettera aveva raccontato anche di 17 ore lavorate in un giorno. L’ultima volta che è stata vista è stato il 24 ottobre da un passeggero quando il treno, su cui era salita per essere trasferita in un’altra prigione, è arrivato nella città di Chelyabinsk, negli Urali. Suo marito, Pyotr Verzilov, ha detto ad un sito americano che non ha più sue notizie, dalla partenza (il 21 ottobre) e che il luogo dove si trova al momento è tenuto segreto. Il padre della 24enne, Andrei Tolokonnikova, ha detto preoccupato: “Nessuno sa nulla”. E ancora: “Non ci sono prove che sia viva, non conosciamo il suo stato di salute. E’ malata? È stata picchiata? “. Nadia sta scontando due anni di carcere per le proteste anti-Putin nella Chiesa del Cristo Redentore, ha denunciato abusi e violenze nel carcere e per questo il marito sostiene che vogliono punirla e soprattutto “vogliono tagliarla fuori dal resto del mondo”.

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